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Caro Olio

  • Categoria dell'articolo:Notizie
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L’olio extravergine di oliva è un alimento con indiscusse qualità. Questo concetto è stato ribadito più volte e ormai è ampiamente accettato, tuttavia, negli ultimi anni, il suo prezzo ha subito un notevole aumento a causa di diversi fattori. Questa tendenza ha purtroppo aperto la strada ai contraffattori per immettere sul mercato olio di oliva contraffatto, danneggiando sia i consumatori che la loro salute.

Giovedì scorso, 28 Marzo 2024, durante la trasmissione di approfondimento “Piazza Pulita” su La7, è stato trasmesso un servizio che ha evidenziato come un contraffattore stesse vendendo olio falsamente etichettato come “Olio extravergine di oliva pugliese”, mentre in realtà si trattava di un prodotto con un’elevata percentuale di olio di semi. Questo olio contraffatto veniva promosso attraverso annunci su Facebook a un prezzo molto allettante, che spesso è sufficiente per ingannare i consumatori.

Secondo i dati forniti da ISMEA, attualmente i prezzi al consumo si aggirano mediamente a 9,56 €/Kg per l’olio extravergine, 8,37 €/Kg per l’olio vergine (quello con 2-3 difetti) e 6,76 €/Kg per l’olio destinato all’industria. Abbiamo affrontato le differenze tra questi tipi di olio nell’articolo  Cos’è un olio extravergine.

E’ proprio il caso di dirlo: “Caro Olio!

I prezzi scoraggiano gli acquisti e così negli ultimi tempi i consumi si sono ridotti e l’olio extravergine di oliva sta raggiungendo prezzi elevati anche nella grande distribuzione nella quale è sempre più difficile acquistare un olio extravergine (anche non italiano) a un prezzo inferiore a 10-12 €/litro.

 

Quali sono le cause di questo incremento di prezzo?

Nel corso degli ultimi 10 anni, il prezzo dell’olio è raddoppiato. Le ragioni di tale aumento sono diverse e principalmente attribuibili all’incremento dei costi di produzione, ma cominciano ad emergere anche le conseguenze degli effetti climatici, che quest’anno hanno portato a una drastica riduzione della produzione dell’olio spagnolo con forti contraccolpi anche sul mercato italiano.

Oltre a ciò, a nostro avviso, c’è anche una gestione non ottimale delle risorse nazionali di olio. Come abbiamo già riportato nell’articolo L’Italia esporta più di quanto produce , l’Italia, pur non producendo abbastanza olio per soddisfare il proprio fabbisogno, esporta quantità superiori a quanto produce. Questo è a nostro parere un controsenso che riteniamo essere concausa dell’aumento dei prezzi.

In aggiunta a tutto ciò, negli ultimi anni i produttori (piccoli e grandi) hanno iniziato a valorizzare i propri prodotti attraverso packaging sempre più elaborati, aumentando così significativamente il prezzo dell’olio puntando a un mercato più elitario. Non per ultimo le certificazioni di qualità come IGP, DOP e BIO costituiscono ulteriori costi che inevitabilmente devono essere riportati al consumatore.

Noi di Liscio Come l’Olio riteniamo fondamentale promuovere nuovi approcci per la commercializzazione di questa preziosa risorsa alimentare, al fine di ridurre i costi e permettere a tutti di godere del buon olio extravergine in modo adeguato alle proprie esigenze. Nel nostro piccolo, cerchiamo di garantire ai nostri clienti prezzi equi applicando forti sconti, ma li invitiamo anche a essere cauti e a comprendere che dietro la vendita di olio a prezzi stracciati si nasconde probabilmente una frode.

Inoltre, li incoraggiamo a considerare l’acquisto di quantità maggiori di olio (oltre i 5 litri) per contribuire ad ammortizzare i costi di trasporto e imballaggio, che rappresentano il principale onere nella vendita al dettaglio.