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Olivicoltura tutto l’anno: la potatura

  • Categoria dell'articolo:Divulgazione / Intervista
  • Tempo di lettura:5 minuti di lettura

Oggi abbiamo il piacere di intervistare Giuseppe, un insegnante di chitarra classica e allo stesso tempo il produttore dell’olio extravergine Il Tradizionale. Ci parlerà delle lavorazioni che sta svolgendo in questo periodo e dell’importanza della potatura.

Buongiorno, Giuseppe. Ci piacerebbe sapere quali sono gli attuali lavori che stai svolgendo nei tuoi oliveti.
Buongiorno, attualmente mi sto concentrando sulla potatura delle piante. È un momento importante per garantire la salute e la produttività degli ulivi.

Puoi dirci qualcosa di più sulla tua tecnica di potatura?
Certamente. La potatura è una pratica fondamentale che richiede cura e precisione. Ho adottato un approccio tradizionale, ma allo stesso tempo ho integrato nuovi strumenti moderni per rendere il processo più efficiente. Ad esempio sto utilizzando gli svettatoi, che mi permettono di tagliare i rami in modo rapido e preciso, risparmiando tempo e fatica.

Puoi raccontarci qualcosa di più sulla potatura e del perché è così importante?
La potatura è una delle prime attività nella cura dell’oliveto e prevede la rimozione dei polloni (nuovi rami o germogli che spuntano dalla base o dalle radici di una pianta)  e dei succhioni (nuovi rami o germogli che crescono vigorosamente dalla base o dalle parti inferiori della pianta, spesso senza produrre frutti), noti localmente come “sopacavadd“. Questi germogli indesiderati possono compromettere la salute della pianta e influenzare negativamente la produzione di olive. Rimuoverli regolarmente permette alle piante di concentrare le proprie energie sulla crescita dei rami principali e sulla produzione di frutti di qualità. Durante la fase della potatura posso identificare e eliminare i rami secchi, che possono essere segno di malattie o danni causati da fattori ambientali e così migliorare la circolazione dell’aria all’interno della chioma e prevenire il rischio di malattie fungine.

Interessante! E quali sono i passaggi successivi una volta completata la potatura
Dopo la potatura, mi dedicherò alla preparazione del terreno. Questo include la trinciatura delle ramaglie e la lavorazione del terreno con il frangizolle o l’estirpatore. Queste operazioni favoriscono l’aerazione del suolo e migliorano l’assorbimento di acqua e nutrienti da parte delle radici.

E riguardo all’applicazione del concime? 
Sì, dopo aver preparato il terreno, applicherò il concime per fornire alle piante i nutrienti essenziali di cui hanno bisogno per crescere sane e vigorose. Seguo attentamente le dosi consigliate per evitare sovradosaggi e garantire una nutrizione ottimale delle piante.

Grazie mille, Giuseppe, per queste preziose informazioni. Sembra che tu stia svolgendo un lavoro molto importante per garantire la qualità del tuo olio “Il Tradizionale”.
È un piacere. Grazie a voi per l’interesse nei confronti della nostra attività. Spero che le nostre pratiche di cura dell’oliveto possano contribuire a una produzione sostenibile e di alta qualità di olio d’oliva.

CI puoi spiegare il perché hai voluto partecipare a Liscio come l’Olio?
Liscio come l’Olio è un’iniziativa che sostengo sin dall’inizio. Io non sono un agricoltore professionale ma ho ereditato dalla mia famiglia degli uliveti. Questi uliveti provengono da una lunga tradizione familiareL’olivicoltura per noi è sempre stata una cultura marginale rispetto alla coltivazione di agrumi, pesche e percoche e per questo gli uliveti non sono mai stati soggetti all’uso di prodotti chimici. La mia famiglia ha sempre fatto così e io sto cercando di continuare la tradizione continuando a seguire i miei oliveti tramite l’uso di pratiche tradizionali con l’adozione di nuovi strumenti che mi permettono di ridurre i tempi di intervento e al contempo non alterano la tradizione. È per questo che ho chiamato il mio olio Il Tradizionale. È un olio semplice, direi genuino. È lo stesso olio che da sempre ha consuma la mia famiglia. Voglio conservare questa tradizione ma è innegabile che le condizioni di mercato per un piccolo produttore come me non sono molto favorevoli. Per questo Liscio come l’Olio mi è piaciuto sin da subito. Con questo progetto di olivicoltura sostenibile sono fiducioso che potrò rendere la mia attività agricola più sostenibile potendo collaborare attivamente con gli altri produttori e avendo la possibilità di far conoscere il mio prodotto al di là delle mie possibilità singole. Inoltre mi è piaciuto molto l’idea di voler parlare di sostenibilità ambientale. È già quello che pratico ma non riesco ad avere il tempo per poterla comunicare all’esterno. Inoltre mi piace l’attenzione alla sostenibilità direi sociale che vuole realizzare redditi sostenibili per i produttori e prezzi di vendita equi, senza speculazioni. Infine, non nego che la semplice adesione a questo progetto mi sta motivando e ora posso vedere il futuro dei miei oliveti in modo più roseo. Anche questa intervista è un piccolo esempio di come le cose possono cambiare. Non avrei mai pensato di poter essere intervistato su questo argomento e invece ora tutti possono sapere un po’ meglio cosa fa un produttore come me durante l’anno.

 

Ringraziamo Giuseppe per aver risposto alle nostre domande e augurandogli un in bocca al lupo per la prossima campagna olivicola lo salutiamo.

L’olivicoltura non è una attività che dura un paio di mesi all’anno ma è una attività costante che deve essere svolta tutto l’anno e che prevede lavorazioni specifiche per ogni periodo dell’anno. La tradizione per Giuseppe è un must e deve trovare una evoluzione tramite l’adozione di nuove tecnologie e tramite la ricerca di pratiche sostenibili sia per l’ambiente che per gli operatori.